L’elaborazione dei dati personali non è consentita senza un consenso preventivo. Questo significa che il consenso deve essere prestato prima che avvenga qualsivoglia elaborazione, sulla base di informazioni chiare e specifiche in merito al tipo di dati e agli scopi per i quali sono stati raccolti. Per i dati personali sensibili, il consenso deve essere esplicito, il che sottolinea l’importanza del consenso durante l’elaborazione di dati personali sensibili.
Le persone fisiche hanno ora il “diritto alla portabilità dei dati” e il “diritto di accedere ai dati”, oltre al “diritto all’oblio”, e possono revocare il proprio consenso in qualsiasi momento. In tal caso, il titolare del trattamento deve eliminare i dati personali della persona fisica se non sono più necessari allo scopo per il quale sono stati raccolti.
In caso di una violazione dei dati, la società deve essere in grado di notificare le autorità di protezione dei dati e le persone fisiche interessate entro 72 ore.
Inoltre, il GDPR impone l’obbligo alle autorità pubbliche o alle aziende che elaborano dati personali sensibili su larga scala di impiegare o formare un responsabile della protezione dei dati. Il responsabile della protezione dei dati deve adottare misure finalizzate ad assicurare la conformità con il GDPR da parte dell’organizzazione.